CartaSì, una delle più grandi società in Italia per la gestione di carte di credito cambia nome e diventa Nexi. Ecco cosa c’è da sapere
CartaSì, una delle più grandi società nella gestione di carte di credito in Italia, ha cambiato nome in Nexi.
La proprietà della società è detenuta da ICBPI (Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane). La società, fondata nel 1939, in questi 80 anni ha avuto diverse trasformazioni che ne hanno complicato l’organizzazione societaria. Le ultime due sono state quelle del 2015 in cui l’85,29% di ICBPI è passato a Mercury Italy (un consorzio tra Advent International, Bain Capital e Clessidra) e quella del 2016 dove il gruppo ha acquisito Setefi (in precedenza di Intesa Sanpaolo) per 1 miliardo di euro.
CartaSì risale a metà anni ’80, e Nexi ha il compito di riorganizzare le cose e offrire nuovi servizi legati al digitale, sopratutto in ambito “acquisti su Internet” e “transazioni online“. Infatti, l’idea di cambiare nome è nata per promuovere prodotti più moderni dove dentro non c’è la parola “carta“.
Sono 27 milioni le carte di credito gestite dalla società, quindi la novità interessa tantissimi clienti in Italia.
Cosa cambia e cosa resta invariato per i clienti CartaSì
- Carta di credito: rimane valida e non ci sono modifiche contrattuali di nessun tipo
- Assistenza: restano attivi gli stessi numeri (800 151616 dall’Italia e +39 02 34980020 dall’estero) sia per avere informazioni, sia per bloccare la carta in caso di furto o smarrimento
- Sito web: le credenziali di accesso restano invariate, ma la gestione delle carte e la visione delle spese viene effettuata tramite la connessione al sito nexi.it
- App: l’applicazione cambia nome e da MySi diventa Nexi Pay. E’ possibile scaricarla da Google Play o App Store di Apple
- Comunicazioni: le informazioni sul contratto e le notifiche sulle spese effettuate sono seguite dal nome Nexi
- #iosi: rimane attivo il programma per accumulare punti tramite le spese con la carta di credito
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