Da mercoledì 18 dicembre è possibile richiedere il Bonus TV. Può essere al massimo di 50 euro e serve a comprare un nuovo televisore o un nuovo decoder
Il Ministero dello Sviluppo economico ha introdotto il “Bonus TV” (o bonus switch-off), uno sconto sull’acquisto di un nuovo televisore o di un nuovo decoder. E’ necessario acquistare un nuovo decoder o una nuova tv per ricevere il nuovo segnale DVB-T2 (il nuovo segnale del digitale). Da mercoledì 18 dicembre è già possibile richiedere il bonus.
Il governo ha stanziato 151 milioni tra il 2019 e il 2022 per le famiglie con un reddito equivalente (ISEE) fino a 20 mila euro. Nel caso fossero riscontrate incongruenze sulla dichiarazione del reddito Isee, i “furbetti” dovranno restituire il contributo. Inoltre, rischiano sanzioni che arrivano anche alla condanna a 2 anni di detenzione per dichiarazioni false. L’incentivo sarà riconosciuto sotto forma di sconto sul prezzo di vendita (comprensivo di IVA). I negozianti hanno diritto a recuperare la somma scontata tramite credito d’imposta.
Il bonus può essere di massimo 50 euro se si acquista un nuovo televisore. Se invece lo si utilizza per acquistare il decoder, il bonus coprirà solamente la spesa dell’apparecchiatura. E’ possibile usufruire del bonus TV anche in caso di acquisto online del decoder o del televisore. Basta seguire le indicazioni dei vari negozi online. Chi invece ha comprato una nuova TV o un nuovo decoder prima del 18 dicembre non potrà richiedere il bonus.
Come si chiede il bonus per la TV?
Per richiedere il bonus TV è sufficiente:
- Dimostrare di far parte della fascia di reddito che può beneficiare dell’incentivo.
- Consegnare al negoziante un documento d’identità (i dati verranno inseriti sul sito dell’Agenzia delle Entrate per le opportune verificare).
- Consegnare la richiesta del bonus (stampata). Ecco la richiesta.
- Dichiarare di essere residenti in Italia.
- Dichiarare che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus.
Chi deve cambiare decoder e televisore?
E’ necessario cambiare decoder o televisore se gli acquisti precedenti sono stati fatti più di due anni fa. Siccome, a partire da settembre 2021 si passerà gradualmente dall’attuale sistema DVB-T1 (Digital Video Broadcasting-Terrestrial 1) a uno di qualità migliore, chiamato DVB-T2, le TV prodotte prima del 2017 potrebbe non essere compatibili. Inoltre, è stato deciso anche il passaggio ad un diverso sistema di codifica dei segnali audio e video. Dagli attuali standard MPEG-2 e MPEG-4 ai nuovi standard HEVC (High Efficiency Video Coding).
Quali televisori funzioneranno e quali no?
Dall’1 gennaio 2017 i negozianti hanno l’obbligatorio di vendere televisori compatibili con lo standard DVB-T2/HEVC. I produttori si sono dovuti adeguare da luglio 2016.
L’aggiornamento nasce dalla necessità di liberare alcune frequenze mobili della banda 700 (compresa tra i 694 e i 790 MHz) per il servizio di telefonia mobile 5G (standard che permetterà di connettersi senza fili e ricevere dati alla velocità di 10 gigabit al secondo). Ad ottobre 2018, le frequenze sono state vendute all’asta per un valore di 6,5 miliardi. All’asta hanno partecipato Wind 3, Vodafone, Telecom Italia, Fastweb e Iliad.
I televisori acquistati nel 2016 potrebbero essere adatti a ricevere il segnale DVB-T2/HEVC, ma per esserne certi basta andare su un canale che trasmette in HD (Alta definizione), ad esempio 501 (Rai 1 HD), e scoprire se si vede correttamente il segnale MPEG-4. Invece, per scoprire la compatibilità con i segnali DVB-T2/HEVC bisogna fare riferimento al manuale del televisore o alla lista del ministero.
I televisori che funzionano con lo standard MPEG-4 sono in vendita da 10 anni, quindi la transizione dal segnale MPEG-2 al MPEG-4 non dovrebbe creare problemi. Potrebbe, invece, creare problemi il passaggio al DVB-T2 (standard diffuso su molti televisori in vendita dal 2013).
Quando avverrà il passaggio al nuovo segnale digitale?
Tra l’1 settembre 2021 e il 20 giugno 2022, le emittenti televisive dovranno abbandonare lo standard video MPEG-2 in favore dello standard MPEG-4. In questa prima fase non sarà obbligatorio il passaggio alla trasmissione DVB-T2. Tra il 21 e il 30 giugno 2022 le emittenti dovranno passare obbligatoriamente alla trasmissione DVB-T2 e adottare lo standard HEVC.
Il passaggio avverrà con tempi diversi da regione a regione:
- Dall’1 settembre al 31 dicembre avverrà in Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Lombardia.
- Fino a marzo del 2022 avverrà in Liguria, Lazio, Umbria, Toscana, Campania, Sardegna.
- Tra marzo e giugno 2022 avverrà in Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Marche.
Link utili:
Sul sito del Ministero dello Sviluppo economico è disponibile una sezione dove trovare informazioni sulle modalità di ottenimento del bonus TV e una lista di modelli di decoder e televisori acquistabili con il contributo pubblico. I prodotti sono ricercabili secondo diversi criteri (codice Ean, modello, marca, ecc.). La lista pubblicata è aggiornabile dai produttori che potranno richiedere delle credenziali per aggiungere nuovi prodotti, quindi non è una lista definitiva, ma di una sezione in costante aggiornamento.
Comunicazione del Ministero dello sviluppo economico sul “Bonus TV” | gov.it
Sul sito di Altro Consumo è disponibile la guida:
Bonus TV, come funziona e chi ha diritto all’incentivo | altroconsumo.it
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