Bonus genitori separati o divorziati: cos’è, come funziona, come richiederlo, come fare domanda, requisiti, a chi spetta, importo
Bonus genitori separati o divorziati: cos’è e come funziona. Si tratta del contributo economico introdotto dal Decreto Sostegni e confermato dalla Legge delega fiscale per aiutare i genitori a continuare a versare gli assegni di mantenimento per i figli.
Introdotto dalla Legge 21 maggio 2021, n. 69 di conversione, con modificazioni, del Decreto-legge 22 marzo 2021. n. 41 (c.d. Decreto Sostegni) e confermato dal Decreto fiscale convertito in Legge è rimasto sulla carta fino al 26 ottobre 2022 quando il Decreto attuativo del 23 agosto 2022 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale con le regole e i requisiti.
Bonus genitori separati o divorziati: cos’è
Cos’è il Bonus genitori separati o divorziati: è un aiuto economico destinato a chi ha almeno un figlio ed è separato o divorziato. Obiettivo della misura è sostenere persone separate o divorziate che, a causa della riduzione, sospensione o perdita del lavoro dovute agli effetti dell’emergenza Covid, non riescono a garantire la continuità del versamento degli assegni di mantenimento dovuti.
Allo scopo è stato istituito un Fondo per i genitori lavoratori separati o divorziati che prevede una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per il 2021, poi riassegnati al 2022, da utilizzare per concedere un bonus dal valore massimo di 800 euro mensili.
Bonus genitori separati o divorziati: come funziona
Come funziona il Bonus genitori separati o divorziati: il bonus è corrisposto in unica soluzione, pari all’importo non versato dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, fino a concorrenza di euro 800,00 mensili, e per un massimo di 12 mesi.
I requisiti riguardano i figli per cui si ha diritto al mantenimento, il genitore destinatario del mantenimento e l’altro genitore che, a causa dell’emergenza Covid, non ha potuto provvedervi tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022.
Requisiti dei figli
I figli devono essere:
- minori o maggiorenni portatori di handicap grave. L’handicap è considerato grave quando la persona necessita di un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione;
- conviventi con il genitore richiedente al momento della mancata percezione dell’assegno di mantenimento e successivamente all’8 marzo 2020 (inizio del lockdown a fronte dell’emergenza pandemica).
Requisiti del genitore obbligato al mantenimento
Il genitore non deve aver ricevuto, del tutto o in parte, l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza dell’altro genitore, del coniuge o del convivente che era obbligato al mantenimento in base ad un provvedimento del giudice. L’incapacità a provvedere al mantenimento deve essere conseguenza dell’emergenza Covid e, in particolare,
Il genitore obbligato:
- deve aver cessato, ridotto o sospeso la propria attività lavorativa a decorrere dall’8 marzo 2020 per minimo 90 giorni;
- aver ridotto il reddito di almeno il 30% rispetto a quello percepito nel 2019.
Requisiti del genitore destinatario del mantenimento
Il genitore si deve trovare “in stato di bisogno“. Ciò vuol dire che il reddito del richiedente nell’anno di mancata o ridotta corresponsione del mantenimento deve essere inferiore o uguale a 8.174,00 euro. Si ribadisce, inoltre, che il contributo è erogato esclusivamente ai genitori che non abbiano ricevuto l’assegno di mantenimento o lo abbiano ricevuto in maniera parziale nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data nella quale è venuto a cessare lo stato di emergenza.
Bonus genitori separati o divorziati: a quanto ammonta
A quanto ammonta il Bonus genitori separati o divorziati: l’importo del bonus può arrivare ad un massimo di 800 euro al mese per un massimo di 12 mensilità.
L’ammontare del beneficio potrà coprire in parte o in tutto il valore dell’assegno di mantenimento dovuto dal genitore separato o divorziato. Ciò vuol dire che se l’ex coniuge deve versare 600 euro al mese e a causa dei problemi economici ne può corrispondere solo 200, riceverà 400 euro per poter coprire l’intera somma dovuta.
Bonus genitori separati o divorziati: come richiederlo
Come richiedere il Bonus genitori separati o divorziati: per accedere al beneficio bisognerà presentare l’apposita domanda. Per conoscere in dettaglio come richiedere l’aiuto economico bisogna attendere la pubblicazione di un apposito avviso che sarà pubblicato sul sito internet del Dipartimento per le politiche della famiglia.
La domanda deve in ogni caso contenere:
- generalità e dati anagrafici del richiedente;
- codice fiscale;
- estremi del proprio conto corrente bancario o postale;
- importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, e ammontare delle somme non versate a titolo di mantenimento, nello stesso periodo di tempo, dal coniuge obbligato;
- se il coniuge inadempiente percepisca redditi da lavoro dipendente e, nel caso affermativo, l’indicazione della sussistenza dell’obbligo disposto dal giudice di versamento diretto a favore del richiedente;
- reddito eventualmente percepito nel corso dell’annualità per la quale non è stato corrisposto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento. Relativamente ai contributi da erogare per il periodo 1° gennaio – 31 marzo 2022, il reddito eventualmente percepito nel corso dell’anno 2021;
- dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica quale fattore determinante la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato, nei termini indicati dalla legge;
- indirizzo di posta elettronica ordinaria o certificata a cui l’interessato intende ricevere ogni comunicazione relativa al monitoraggio della pratica.
Alla domanda devono essere allegate:
- copia del documento di identità del richiedente;
- copia del titolo che fonda il diritto all’assegno di mantenimento.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia provvede alla verifica dei presupposti consultando, per quanto di competenza:
- Agenzia delle entrate, ai fini dell’accertamento della situazione reddituale del genitore tenuto al mantenimento;
- uffici giudiziari competenti ai fini dell’accertamento dell’importo dovuto.
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