Bonus Baby Sitter: cos’è e come funziona

Bonus Baby Sitter: cos’è, come funziona, a chi spetta, requisiti, come fare domanda, importo, Covid, novità

Bonus Baby Sitter: cos'è e come funziona
Bonus Baby Sitter. E’ stato rinnovato il Bonus baby siter per i servizi svolti nel 2021 ed è stata prorogata l’acquisizione del bonus fino al 31 aprile 2021 per le prestazioni già richieste lo scorso anno.

Il Governo ha stanziato a sostegno delle famiglie in difficoltà, a causa della reintroduzione della didattica a distanza (DAD), un budget di 282,8 milioni di euro per l’anno 2021. Queste risorse andranno a finanziare “Congedi parentali” e “Bonus baby sitter” che verranno erogati mediante il “libretto famiglia” (di cui all’articolo 54-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96.) e potranno essere usati per retribuire una persona che si prenda cura dei figli.

Il bonus sarà erogato, in alternativa, direttamente al richiedente, per la comprovata iscrizione:
  • Ai centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia;
  • Ai servizi socio-educativi territoriali;
  • Ai centri con funzione educativa e ricreativa;
  • Ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Bonus Baby Sitter: cos’è

Cos’è il Bonus Baby Sitter: è un contributo economico gestito dall’INPS per aiutare i genitori lavoratori durante l’emergenza covid-19. L’agevolazione ha lo scopo di garantire l’assistenza e la sorveglianza dei figli rimasti a casa per la sospensione delle attività didattiche in presenza o perché contagiati dal Covid-19 e in quarantena.

La misura, già introdotta dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (il cosiddetto decreto Cura Italia) e rifinanziata dal decreto Rilancio e dal decreto Ristori Bis, consiste in un sostegno economico per acquistare servizi di baby sitting per figli minori di 14 anni.

Nel caso di figli affetti da disabilità grave, il bonus è valido per le scuole di ogni ordine e grado a cui sono iscritti, e per i centri diurni a carattere assistenziale di cui sono ospiti, chiusi a causa dell’epidemia da covid.

Bonus Baby Sitter: come funziona

Come funziona il Bonus Baby Sitter: può essere utilizzato per acquistare servizi di baby sitting, ed è erogato mediante il “Libretto Famiglia” (lo strumento INPS utilizzato per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale). Oppure, può essere utilizzato per iscrivere i figli a centri estivi o a servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. In questo caso, il beneficio consiste in una somma di denaro erogata direttamente al richiedente.

Bonus Baby Sitter: requisiti
I requisiti il Bonus Baby Sitter:
  • I figli per cui si chiede il congedo devono avere un’età inferiore a 14 anni o essere disabili gravi, e devono essere conviventi col genitore che chiede il beneficio;
  • Nessuno dei genitori deve beneficiare di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa (quali NASPI, CIGO, indennità di mobilità e simili);
  • Nel nucleo familiare non deve esserci altro genitore disoccupato, non lavoratore, che lavora in smart working, sospeso dal lavoro o che usufruisce del congedo.
Bonus Baby Sitter: a chi spetta

A chi spetta il Bonus Baby Sitter: è previsto nel DL n. 30 del 12 marzo 2021 un voucher fino a 100 euro settimanali per alcune categorie di lavoratori con figli minori di 14 anni che si trovano a svolgere attività di didattica a distanza (DAD) o sono in quarantena.

I voucher possono essere spesi per i periodi corrispondenti in tutto o in parte ai seguenti intervalli temporali:
  • Durata della sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio;
  • Durata dell’infezione da Covid-19 del figlio;
  • Durata della quarantena del figlio disposta dal dipartimento di prevenzione della azienda sanitaria locale (ASL) territorialmente competente a seguito di contatto ovunque avvenuto.

Il bonus può essere fruito solo se l’altro genitore non accede ad altre tutele o al congedo, ed è riconosciuto anche ai lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari.

Il bonus è riconosciuto a:
  • Chi non ha mai presentato la domanda per il “bonus baby-sitting“, con possibilità di vedersi riconosciuto un importo massimo di 1.200 euro. Il bonus può arrivare a 2.000 euro se i genitori richiedenti sono lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico e privato accreditato o personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19;
  • Chi ha già fruito del “bonus baby-sitting” nella prima fase dell’emergenza, per un importo massimo di 600 euro ovvero di 1.000 euro (a seconda del settore di appartenenza). Il genitore può presentare una nuova richiesta di bonus per ottenere l’importo integrativo, fino al massimo previsto, pari a 1.200 euro o 2.000 euro.
Chi sono i soggetti a cui è rivolto il bonus:
  • Lavoratori iscritti alla gestione separata INPS;
  • Lavoratori autonomi;
  • Personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19;
  • Lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alle seguenti categorie: Medici; Infermieri; Tecnici di laboratorio biomedico; Tecnici di radiologia medica; Operatori sociosanitari.

Per queste 2 ultime categorie il contributo può arrivare fino a 1.000 euro.

Bonus Baby Sitter: come fare domanda

Come fare domanda per il Bonus Baby Sitter: per richiedere il contributo economico occorre presentare la domanda all’INPS attraverso una delle seguenti modalità:

  • Online, attraverso l’apposita applicazione web disponibile sul portale web dell’INPS (Prestazioni e servizi > Tutti i servizi > Ordine alfabetico > Bonus servizi di baby sitting);
  • Rivolgendosi ai servizi gratuiti offerti dai patronati.

Le famiglie con più figli possono presentare più domande, ma il limite di 100 euro dell’importo del bonus è inteso per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di figli.

Per fare domanda online:
  • Cliccare su “Bonus baby sitting” nella home page del sito www.inps.it;
  • Effettuare il login utilizzando una delle seguenti credenziali: PIN rilasciato dall’Inps; SPID di livello 2 o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS);
  • Compilare la richiesta online (inserire i dati anagrafici del richiedente, del minore e dell’altro genitore, e i dati relativi alla scuola frequentata dal minore);
  • Allegare il certificato di frequenza rilasciato dalla scuola;
  • Visualizzare il riepilogo dei dati e accettare la sezione privacy (dare il consenso al trattamento dei dati personali);
  • Inviare la domanda, cliccando su Salva e Invia;
  • Accedere alla sezione “Consultazione” per vedere lo stato della domanda presentata e scaricare la ricevuta non appena disponibile contenente il numero di protocollo.
Bonus Baby Sitter: domande e risposte
A quanto ammonta il Bonus Baby Sitter?

Il bonus ha un importo di 100 euro a settimana.

Chi può fare il/la Baby Sitter?

Il servizio di baby sitting viene considerato dall’INPS una prestazione di lavoro occasionale, quindi per svolgere l’attività di baby-sitting occorre essere persone fisiche che non esercitano attività professionale o d’impresa.

E’ riconosciuto anche ai familiari il bonus Baby Sitter?

Il bonus non è riconosciuto per le prestazioni rese dai familiari.

Il bonus Baby Sitter è cumulabile con altri incentivi?

Il bonus non è cumulabile con il bonus asilo nido.

Il bonus Baby Sitter fa reddito?

I compensi percepiti sono esenti da imposizione fiscale, quindi chi svolge l’attività di baby sitting con retribuzione tramite voucher Inps non dovrà dichiarare l’importo nella dichiarazione dei redditi 2021.

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