Il grafico che mostra quali sono le regioni che, nel tempo, hanno perso o guadagnato popolazione tramite flussi migratori
Quali aree del mondo perdono popolazione e quali ne guadagnano? Il grafico realizzato da Marcus Lu di Visual Capitalist illustra il flusso migratorio globale, mostrando la migrazione netta per regione dal 1950 al 2023, con intervalli di 10 anni. La migrazione netta rappresenta la differenza tra il numero di persone che entrano e che escono da un Paese o da una regione. I dati utilizzati provengono dal World Population Prospects 2024 delle Nazioni Unite.
Dal grafico emerge che Nord America, Europa e Oceania hanno costantemente registrato un aumento della popolazione grazie all’immigrazione, con più persone che entrano rispetto a quelle che lasciano queste regioni. In particolare, l’Europa ha mostrato un saldo negativo negli anni 1950, 1960 e 1970, probabilmente a causa della ricostruzione postbellica e dell’instabilità politica, che ha spinto molti cittadini dell’Europa orientale a emigrare verso Oceania o Nord America.
Al contrario, l’America Latina e i Caraibi, l’Africa e l’Asia hanno visto un calo della popolazione a causa dell’emigrazione. In queste regioni, molte persone emigrano per cercare migliori opportunità di lavoro o per sfuggire a instabilità politica e conflitti. Un esempio recente di aumento dei rifugiati è legato alla guerra russo-ucraina, che ha portato un numero significativo di persone a cercare asilo in altre nazioni, tra cui gli Stati Uniti.
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