Marciniak ha rischiato davvero di non arbitrare la finale di Champions League o è stata una forzatura dei media?

L’invenzione dei media su Marciniak che rischiava di non arbitrare la finale di Champions League. La colpa? essere di destra

Marciniak ha rischiato davvero di non arbitrare la finale di Champions League o è stata una forzatura dei media?
L’Uefa ha designato Szymon Marciniak come arbitro per la finale di Champions League tra Inter e Manchester City, prevista per il 10 giugno. E’, poi, emersa la notizia della sua possibile sostituzione a causa della sua partecipazione a un evento “controverso” in Polonia. Marciniak è stato presente a un incontro organizzato da un esponente dell’estrema destra polacca, noto per le sue posizioni omofobe e antisemite (dicono i media).

L’Uefa ha respinto i valori promossi dal gruppo legato all’incontro e ha condannato qualsiasi forma di odio, discriminazione o intolleranza. Nonostante l’accaduto, però, l’organizzazione ha confermato Marciniak come arbitro per la finale di Champions League.

L’Uefa ha ricevuto una dichiarazione di scuse da Marciniak, in cui l’arbitro sottolinea il suo impegno nella lotta alla discriminazione nel calcio e promette di essere più attento nelle sue future partecipazioni agli eventi.

Cosa ha detto Marciniak

Desidero esprimere le mie più sincere scuse per il mio coinvolgimento e per ogni disagio o danno che possa aver causato. Ero completamente all’oscuro della reale natura dell’evento e delle sue affiliazioni. Non sapevo che fosse associato a un movimento di estrema destra polacco. Se fossi stato a conoscenza di questo fatto, avrei rifiutato categoricamente l’invito. È importante capire che i valori promossi da questo movimento sono del tutto contrari alle mie convinzioni personali e ai principi che mi sforzo di sostenere nella mia vita“.

Ci tengo a sottolineare il mio fermo sostegno ai valori sostenuti dalla UEFA, in particolare l’inclusività e il rispetto per tutti gli individui. Questi principi sono al centro dello spirito del calcio e si allineano perfettamente con le mie convinzioni personali. Inoltre, condanno con tutto il cuore ogni forma di odio, discriminazione o intolleranza, poiché non hanno posto nello sport o nella società nel suo insieme. E poi voglio sottolineare il mio impegno nella lotta alla discriminazione nel calcio. Sono stato tra i primi arbitri al mondo, e certamente il primo nel mio Paese, ad applicare la ‘procedura in tre fasi’ in risposta a un grave incidente discriminatorio durante una partita in Polonia“.

Mi impegno a essere più attento d’ora in avanti nell’esaminare gli eventi e le organizzazioni con cui mi associo. Mi impegno a imparare da questa esperienza, garantendo che tali errori di giudizio non si verifichino in futuro. Porgo le mie sincere scuse ai club, ai giocatori, ai tifosi, ai colleghi e a chi ripone la propria fiducia in me. Sono pienamente preparato ad accettare qualsiasi conseguenza derivante dalla mia sconsiderata partecipazione. Grazie per la vostra comprensione e chiedo un’opportunità per fare ammenda e riconquistare la vostra fiducia attraverso le mie azioni future“.

Il comunicato della UEFA

A seguito della dichiarazione di Marciniak, la UEFA accetta le sue profonde scuse e chiarimenti. La UEFA ha anche contattato “NEVERAGAIN”, una Ong affiliata al network ‘FARE’, che ha sollevato le preoccupazioni iniziali sul sul coinvolgimento di Marciniak nell’evento. Hanno chiesto che il signor Marciniak rimanga nel suo ruolo di arbitro per l’imminente finale di UEFA Champions League, affermando fermamente che la sua rimozione minerebbe la promozione dell’antidiscriminazione. Sulla base delle informazioni fornite, la UEFA conferma che Marciniak arbitrerà la finale di Champions League“.

Quindi?

Dagli articoli di alcuni media alle successive scuse di Marciniak si evince che esiste ormai l’obbligo del rispetto della cosiddetta “inclusività” altrimenti si rischiano l’etichettature “omofobo“, “antisemita“, “xenofobo“, “razzista“, o cosa ancora più importante la carriera.

Infatti, appena è girata la notizia della partecipazione di Marciniak ad un evento di destra (anche se i media parlano di estrema destra perché fa più scena), alcuni media hanno provato a spingere la Uefa a sollevare dall’incarico Marciniak. L’unica colpa? Essere di destra.

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