Il sito ucraino che scheda coloro che considera nemici

L’Ucraina ha un sito dove scheda coloro che considera nemici e i dati sono consultabili pubblicamente

Il sito ucraino che scheda coloro che considera nemici
Il sito ucraino che scheda coloro che considera nemici. Myrotvorets è un sito web ucraino (con sede a Kiev) gestito dal “Centro Myrotvorets” e curato dall’agenzia governativa di intelligence “Servizio di sicurezza dell’Ucraina” (SBU).

Il sito è promosso dal consigliere del Ministero degli affari interni dell’Ucraina, Anton Heraščenko, e ha lo scopo di schedare coloro che sono considerati “nemici dell’Ucraina“, le cui informazioni personali (come numeri di telefono, indirizzi di residenza, link dei profili social, nomi di eventuali figli e parenti) sono consultabili pubblicamente tramite una maschera di ricerca.

Sul sito vengono caricate sia le informazioni raccolte dai servizi segreti sia quelle fornite dai civili in maniera privata. Le informazioni che il sito fornisce non sono controllate, quindi non è previsto alcun meccanismo di ricorso o reclamo per un individuo per richiedere la correzione o la rimozione dei dati.

Cosa succede a chi è nella lista?

Nell’aprile 2015, il sito ha pubblicato gli indirizzi di casa dello scrittore ucraino Oles Buzina e dell’ex parlamentare Oleh Kalašnikov, pochi giorni dopo sono stati assassinati.

Nel 2015, Repubblica scriveva: “Qualcuno sta uccidendo sistematicamente tutti gli oppositori al governo ucraino nato dalla ‘Rivoluzione’ di un anno fa. Stamattina è toccato a un personaggio molto noto a Kiev, Oles Buzina, giornalista e scrittore, grande protagonista dei talk show televisivi, e schierato su posizioni apertamente filo russe. Lo hanno atteso sotto casa e lo hanno giustiziato secondo il preciso copione di un delitto studiato ed eseguito da professionisti. Vladimir Putin, che lo ha comunicato in diretta mentre stava partecipando alla consueta maratona televisiva di primavera e rispondendo alle domande del pubblico, ha definito l’omicidio “uno dei tanti crimini della Nuova Ucraina“.

Il 7 maggio 2016 il sito ha pubblicato i dati personali di migliaia di giornalisti e altri membri dei media di tutto il mondo che avevano dato copertura mediatica alla guerra del Donbass dal lato delle 2 repubbliche popolari ribelli. Sul sito i giornalisti sono stati schedati come collaborazionisti dei “terroristi“.

Sono stati esposti numeri di telefono, indirizzi e-mail, nazione e città di residenza dei giornalisti ucraini e stranieri, ricavati dal database hackerato del Ministero per la sicurezza dello Stato della Repubblica Popolare di Doneck. Poi, i servizi segreti ucraini hanno rilasciato una dichiarazione in cui sostengono di non aver riscontrato violazioni della legge ucraina da parte di Myrotvorets.

Nel sito Myrotvorets si trovano anche alcuni giornalisti e fotorepoter italiani, come Andrea Rocchelli, la cui foto con la scritta rossa “liquidato” appare sul sito. Il reporter, infatti, indicato sul sito come un collaborazionista dei ribelli del Donbass, fu ucciso il 24 maggio 2014 in circostanze controverse mentre documentava gli scontri in quella regione. Della morte fu accusato e condannato in primo grado nel 2019 Vitaly Markiv, un militare della guardia nazionale ucraina, poi scagionato in appello e tornato alla sua carriera militare.

Nella lista si trovano anche il fotoreporter Giorgio Bianchi ed il reporter Vittorio Nicola Rangeloni.

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