Il razzismo di Ucraina e Polonia nei confronti dei leader africani

Durante la visita della delegazione africana, Mykhailo Podolyak, consigliere del capo di stato maggiore di Zelenskyy, ha rilasciato commenti dispregiativi nei confronti dei leader africani

Il razzismo di Ucraina e Polonia nei confronti dei leader africani
Durante la visita della delegazione africana guidata dal Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa a Kiev, Mykhailo Podolyak, consigliere del capo di stato maggiore di Zelenskyy, ha rilasciato commenti dispregiativi nei confronti dei leader africani, mettendo in discussione la loro capacità di contribuire alla risoluzione del conflitto ucraino.

Gli africani non hanno alcun interesse a trovarsi nel nostro paese per negoziare un accordo di pace. I leader africani non hanno né la capacità né il potere di essere coinvolti in questioni di cui non sanno nulla in quanto il conflitto ucraino è al di là della loro comprensione. La delegazione africana non ha l’obiettivo di risolvere il conflitto o trovare una soluzione. Vogliono solo essere nell’agenda della disinformazione di Mosca e risolvere i propri problemi, come l’aumento delle risorse che ricevono dalla Russia, comprese le scorte di cibo“. Questo il commento di Mykhailo Podolyak.

Podolyak, ex giornalista, è uno dei consiglieri del capo di stato maggiore del Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy. E’ noto per essere tra gli artefici della nuova legge sui media che da pieni poteri al Consiglio nazionale ucraino per la televisione e la radiodiffusione di revocare le licenze e creare i presupposti per conseguenze giudiziarie a tutti i media considerati filo russi.

L’estremismo di Podolyak ha spinto lo scorso gennaio il Comitato olimpico internazionale (CIO) a respingere le sue dichiarazioni diffamatorie contro il CIO, accusato da Pololyak di essere un “pomotore di guerra, omicidio e distruzione“, a seguito della decisione all’epoca presa dal comitato di prendere in considerazione modi per permettere agli atleti russi di competere ai Giochi Olimpici del 2024.

Cosa ha detto Podolyak

Podolyak ha accusato i leader africani di essere dei bugiardi, riferendosi alle affermazioni fatte dai Presidenti della delegazione che confutavano che i russi avessero lanciato dei missili su Kiev durante la loro visita. “La cosa più importante che questi leader africani dovevano fare era eseguire il compito di disinformazione a favore della Russia dicendo che non vedevano alcun missili sparato in aria” ha affermato Podolyak.

NAFO Fellas

Le dichiarazioni di Podolyak sono state, poi, accompagnate da una campagna denigratoria verso gli africani sui social orchestrata dai NAFO Fellas, un’armata di troll. Questi troll hanno inondato i social di caricature degradanti dei Presidenti africani della delegazione e di foto fatte con l’ausilio dall’Intelligenza Artificiale di un Putin “africano” raffigurato con gli stereotipi razzisti coloniali dell’Ottocento del selvaggio africano primitivo e privo di intelletto.

Incidente diplomatico in Polonia

Ad aggravare la situazione è stato l’incidente che ha coinvolto i funzionari della sicurezza della delegazione africana all’aeroporto di Varsavia, trattenuti per giorni dalle autorità polacche con motivazioni infondate (non avevano i documenti corretti per la missione), è stato descritto come un atto di sabotaggio e razzismo.

Il capo della sicurezza presidenziale, Wally Rhoode, ha denunciato il comportamento discriminatorio del governo polacco e ha chiesto una risposta decisa da parte del governo sudafricano. Rhoode ha inoltre affermato ai media africani che il governo polacco stava mettendo a rischio la vita del Presidente Ramaphosa e dei componenti della Delegazione, aggiungendo che questa era la prima volta che si trovava in una situazione del genere mentre aveva un passaporto diplomatico.

Voglio che tutti gli africani vedano quanto queste persone sono razziste“, ha dichiarato Rhoode.

La delegazione africana aveva il compito di cercare una soluzione politica al conflitto in corso in Ucraina e di promuovere un accordo di pace che garantisse la stabilità e il rispetto dei diritti umani per tutti i cittadini ucraini. Tuttavia, le azioni razziste e discriminatorie hanno minato seriamente tali sforzi.

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