Il fumo di sigaretta inquina più di una moto Harley-Davidson

Secondo l’Istituto dei Tumori di Milano, una sola sigaretta inquina più di una mano, di un tir e un motore Diesel Euro3

Il fumo di sigaretta inquina più di una moto Harley-Davidson
Il fumo di sigaretta inquina più di una moto Harley-Davidson. I 3 principali colpevoli che rendono l’aria che respiriamo peggiore sono: gli impianti di riscaldamento (soprattutto quelli più vecchi, come le caldaie a gasolio); il traffico con le esalazioni che arrivano dai gas di scarico dei veicoli (tanto che quando i valori-soglia di sicurezza per la nostra salute vengono superati, si ricorre ai blocchi della circolazione); la sigaretta (che inquina più di una moto Harley-Davidson, più di un’auto a motore Diesel e più di un Tir).

Lo hanno dimostrato diversi studi condotti negli ultimi 10 anni dai ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano che hanno valutato, con specifiche strumentazioni e attraverso rilevazioni fatte in un box, le esalazioni emesse sia dai diversi mezzi, sia dalla combustione del tabacco.

Roberto Boffi, responsabile della Pneumologia e del Centro antifumo dell’Istituto Tumori milanese, ha detto: “La sigaretta emette polveri fini e ultrafini superiori ai più grossi motori contribuendo così direttamente all’inquinamento atmosferico delle nostre città. Per eseguire le misurazioni è stato utilizzato un apparecchio portatile la cui tecnologia si basa sul principio della diffrazione laser ed è in grado di esprimere la quantità degli inquinanti PM1, PM2,5 e PM10. Abbiamo condotto diverse sperimentazioni, i cui esiti sono stati tutti pubblicati su riviste scientifiche internazionali, e siamo giunti alla conclusione che tra i vari mezzi di trasporto, nulla emette tanto particolato quanto una sigaretta“.

Secondo i dati, un fumatore emette una quantità di micro-polveri 3 volte quella immessa nell’aria dallo scarico di un’Harley-Davidson. La differenza con un’autovettura o con un Tir è persino maggiore: un fumatore che fuma per 8 minuti di fila inquina da 4 a 6 volte più dell’autotreno e da 10 a 15 volte più di un’auto con motore Diesel Euro3.

Inoltre, all’inquinamento atmosferico si aggiunge anche quello ambientale (ogni anno in Italia si stimano 14 miliardi di mozziconi disseminati in strade, prati, spiagge e boschi, con il relativo rischio di incendi).

Infine, Boffi ricorda che “sono una trentina le malattie, fra le più diffuse, che hanno come maggiore responsabile il fumo, attivo e passivo. […] Ci sono una dozzina di diversi tipi di cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari, patologie dentali, delle ossa, della pelle e persino la disfunzione erettile. In tutto, sono oltre 93mila ogni anno in Italia le morti provocate dal tabacco, circa 43mila delle quali per tumore. Più di un quarto dei decessi riguarda persone ancora giovani, fra i 35 ed i 65 anni d’età. Sono tantissime le buone ragioni per smettere e i benefici, tangibili fin da subito, aumentano con il trascorrere dei giorni“.

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