Secondo Il Giornale dietro l’ascesa di Elly Schlein ci sarebbero gruppi di potere, circoli finanziari e organizzazioni politiche straniere
Elly Schlein è finanziata da George Soros? Secondo Il Giornale, dietro a l’ascesa di Elly Schlein ci sarebbero gruppi di potere, circoli finanziari e organizzazioni politiche straniere che puntano ad imporre in Italia un modello politico alternativo a quello della premier Meloni.
Romano Prodi
Lo sponsor numero uno della candidatura di Elly Schlein alle primarie del Pd sarebbe l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Secondo Il Giornale, l’intervento di Prodi sarebbe stato decisivo per spostare su Schlein pezzi importanti della sinistra, inizialmente orientati ad appoggiare Andrea Orlando (tra cui Enrico Letta e Nicola Zingaretti). Prodi, inoltre, si sarebbe portato dietro il movimento delle Sardine.
Con Prodi ci sarebbe un pezzo di Cina che guarda di buon occhio l’ascesa di Schlein a capo della sinistra italiana. L’ex premier di centro-sinistra negli anni ha costruito una rete di rapporti stabili con Pechino. I libri e le lezioni di Prodi spopolano nelle università cinesi. Inoltre, negli anni Romano Prodi è stato uno dei più convinti sostenitori dell’espansione commerciale e finanziaria della Cina in Italia e in Europa. Infine, mentre nell’aprile scorso La Verità ha svelato la spinta di Prodi per la produzione in Emilia di auto di lusso made in China.
Nel suo primo discorso da candidata alla segreteria del Pd, Schlein ha fissato la priorità della sua agenda politica: le energie alternative. La Cina domina il mercato mondiale per la produzione di pannelli solari fotovoltaici.
Una nota diffusa dall’ufficio stampa ha, però, spiegato che Romano Prodi “non partecipa al Congresso del Partito Democratico con il suo sostegno ad una specifica candidatura“. “Un appoggio di cui non vi è nessuna traccia, che non ha alcun riscontro e che è destituito di ogni fondamento“.
George Soros
Il secondo importante sponsor di Elly Schlein, sempre secondo Il Giornale, sarebbe il finanziere ungherese naturalizzato statunitense George Soros.
Le idee di Soros su immigrazione e globalizzazione sono notoriamente in contrasto con il modello del governo Meloni.
Elly Schlein, tra il 2014 e il 2019, è stata inserita nella lista degli eurodeputati “amici” del finanziare George Soros. La lista fu compilata dall’organizzazione “filantropica” Open Society Foundations, che opera come lobby politica per conto del miliardario, ed è tuttora reperibile sul web. Elly Schlein risulta inserita non solo nell’elenco complessivo (pagina XV), ma anche in quello degli “amici” più attivi sui temi cari a Soros (pagina 67).
Enrico Letta
Il segretario dimissionario del Pd, Enrico Letta, secondo Il Giornale, avrebbe avuto negli anni una fittissima rete di relazioni con gruppi finanziari cinesi e parigini. Ad esempio, per 2 anni è stato in Publicis, colosso pubblicitario francese criticato per i rapporti con i sauditi. Poi è stato vicepresidente per l’Europa occidentale del veicolo di investimento cinese ToJoy.
Chi è Elly Schlein
Elly Schlein, all’anagrafe Elena Ethel Schlein, è nata il 4 maggio del 1985 (età 37 anni) a Lugano, Svizzera. E’ una politica italiana, con tripla cittadinanza svizzera e statunitense.
Come si può leggere sul suo sito internet, il nonno materno, Agostino Viviani, è un avvocato senese antifascista. Il nonno paterno, Harry Schlein, è emigrato negli Stati Uniti da una famiglia dell’Europa Orientale.
Dopo il diploma al Liceo di Lugano, nel 2004 è tornata in Italia, per frequentare l’Università di Bologna: prima il Dams e poi la Facoltà di Giurisprudenza.
Nel 2008, di fronte alla sfida tra Barack Obama e John McCain per la presidenza degli Stati Uniti, Elly Schlein ha deciso di partire per Chicago a fare da volontaria nella campagna elettorale di Obama. E’, poi, tornata a Chicago anche nel 2012, a formare i nuovi volontari per la rielezione di Obama.
Dopo essersi laureata con 2 tesi “sulla criminalizzazione e la sovrarappresentazione dei migranti in carcere“, e “sui diritti dello straniero nella giurisprudenza costituzionale“, nel 2012 ha lavorato al documentario “Anija-La Nave” (Istituto Luce – Cinecittà) di Roland Sejko, che racconta la fuga collettiva dall’Albania verso l’Italia di migliaia di persone sulle grandi e piccole navi. Quindi, l’immigrazione e la tutela dei diritti dei migranti sono uno dei cavalli di battaglia di Elly Schlein.
Dopo aver sostenuto la candidatura di Pippo Civati alle primarie del Pd, Elly Schlein è stata eletta al Parlamento europeo con 54.802 preferenze, entrando a far parte delle Commissioni Sviluppo, Libertà civili giustizia e affari interni e Parità di genere. Nel 2016 è stata nominata relatrice per il gruppo Socialista e Democratico sulla riforma del Regolamento di Dublino.
Infine, da sempre attenta ai temi legati all’ambiente, ai diritti e all’immigrazione, ha deciso di appoggiare Bonaccini in Emilia Romagna alle ultime elezioni.
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