Nel 2023, si è registrato un incremento del 7% rispetto all’anno precedente dei furti di auto. Le 5 regioni più colpite dai furti d’auto sono Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia
In Italia si registra un forte aumento dei furti di auto, con numeri in crescita negli ultimi anni. Nel 2023, infatti, si è registrato un incremento del 7% rispetto all’anno precedente. I dati rivelano che nel corso dell’anno sono stati rubati 131.679 veicoli. Se si considerano gli ultimi 11 anni, dal 2013 a oggi, i veicoli rubati superano il milione e mezzo (1.550.000), dei quali solo 609.000 sono stati ritrovati, mentre di circa 940.000 non si ha più traccia. Questi veicoli scomparsi vengono spesso esportati illegalmente o smontati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio.
L’analisi Queste informazioni emergono dal “Dossier sui furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack Italia, un’azienda attiva nel settore Automotive, che ha analizzato i dati forniti dal Ministero dell’Interno relativi al 2023, integrandoli con report nazionali e internazionali sul fenomeno dei furti di veicoli.
Le cinque regioni da bollino rosso L’aumento dei furti di autoveicoli riguarda tutto il territorio nazionale, ma le cinque regioni più colpite, definite da “bollino rosso”, sono Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia. Queste regioni registrano il maggior numero di furti di auto, furgoni e SUV/crossover.
Il parere dell’esperto Il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale dei Carabinieri di Barletta Andria Trani, ha spiegato la situazione a Fanpage, affermando: «Nel 90% dei casi un’autovettura rubata sul territorio va a finire nei canali di approvvigionamento dei pezzi di ricambio che ha carattere quasi sempre transnazionale. C’è chi depreda il territorio rubando una serie di auto di recente costruzione ma di qualsiasi tipo, e chi invece ruba determinati tipi di veicoli. Quindi, in questo caso, si va alla ricerca di questi senza limiti territoriali». Il colonnello aggiunge inoltre: «Stiamo cercando di arrivare alla chiusura delle filiere di riciclaggio dei pezzi di autovetture».
Il fenomeno del “cavallo di ritorno” Un altro fenomeno che si lega ai furti d’auto è il cosiddetto “cavallo di ritorno”. Si tratta di una richiesta di riscatto rivolta alla vittima del furto, che deve pagare per riottenere ciò che gli è stato rubato. Tuttavia, il colonnello Galasso precisa: «È un fenomeno residuale adesso, rispetto al reimpiego dei pezzi di auto rubate».