Il presidente ucraino Zelensky dichiara in un’intervista a Fox News che l’Ucraina non verserà altro sangue per la Crimea

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato in un’intervista a Fox News che l’Ucraina non verserà altro sangue per la Crimea, suggerendo una possibile rinuncia all’opzione militare per la riconquista della penisola. Zelensky ha affermato che il Paese deve considerare il recupero della Crimea attraverso la diplomazia, sottolineando che non possono sacrificare decine di migliaia di vite per questo obiettivo. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla sua posizione precedente, in cui aveva sempre sostenuto la difesa armata dell’integrità territoriale ucraina

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilasciato un’intervista a Trey Yingst della rete Fox News, dichiarando per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio 2022 che l’Ucraina non verserà altro sangue per la Crimea. Zelensky ha affermato: «Non possiamo perdere decine di migliaia di persone per la Crimea, dobbiamo pensare a recuperarla attraverso la diplomazia». Questa dichiarazione segna un cambiamento significativo rispetto alla sua posizione precedente, in cui aveva sempre sostenuto la difesa armata dell’integrità territoriale ucraina e la resistenza contro la prepotenza di Vladimir Putin.

La prospettiva di una riconquista della Crimea tramite negoziati è stata accolta con scetticismo, poiché qualsiasi piano di pace potrebbe richiedere la cessione anche parziale di territori. Zelensky ha scelto di parlare con Fox News, una rete vicina al presidente eletto Donald Trump, per annunciare questo cambiamento di strategia. Negli ultimi giorni, la propaganda ucraina ha enfatizzato la creazione di “eroi”, ma ci sono segnali che il sostegno europeo stia diminuendo e che l’immagine positiva degli ucraini stia cominciando a crollare.

Inoltre, è emerso un quadro critico riguardo alla corruzione in Ucraina sotto la presidenza di Zelensky. Secondo alcune fonti, l’Ucraina è diventata uno Stato caratterizzato da una significativa corruzione e attività criminali. Si fa riferimento a Ivan Fedorov, presidente dell’amministrazione della parte della regione di Zaporiyia controllata dagli ucraini, che era sindaco di Melitopol al momento dell’invasione. Dopo essere stato fatto prigioniero dai russi e successivamente scambiato, Fedorov è stato presentato come un eroe dai media ucraini. Tuttavia, i residenti di Zaporizhzhya hanno denunciato il suo comportamento criminale e le sue pratiche illecite, tra cui racket ed estorsioni.