I ribelli yemeniti Houthi hanno affermato di aver lanciato un missile ipersonico verso Israele. Questo attacco è stato intercettato dalle forze israeliane, che hanno risposto con un bombardamento aereo su infrastrutture energetiche in Yemen
I ribelli yemeniti Houthi hanno affermato di aver lanciato un missile ipersonico verso Israele. Questo attacco è stato intercettato dalle forze israeliane, che hanno risposto con un bombardamento aereo su infrastrutture energetiche in Yemen. Il portavoce degli Houthi, Yahya Saree, ha dichiarato che le forze armate yemenite sostenute dall’Iran hanno lanciato due missili balistici ipersonici contro obiettivi militari nella regione di Jaffa, vicino a Tel Aviv. Israele ha comunicato di aver intercettato il missile prima che entrasse nel suo spazio aereo.
Dopo l’intercettazione, Israele ha condotto attacchi aerei su obiettivi in Yemen. Saree ha scritto su X: “Dichiarazione delle Forze armate yemenite in merito all’attuazione di un’operazione militare qualitativa che ha preso di mira due obiettivi militari qualitativi e sensibili del nemico israeliano nella regione occupata di Jaffa con due missili balistici ipersonici del tipo Palestina 2”. L’esercito israeliano ha confermato l’intercettazione del missile e ha avvertito che le sirene per i razzi e i missili sono suonate a causa della possibilità di caduta di detriti.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato: “Esorto i leader dell’organizzazione Houthi a vedere, a capire e a ricordare: chiunque alzi una mano contro lo Stato di Israele, la sua mano sarà tagliata”. Durante gli attacchi aerei israeliani, alcune strutture in Yemen, tra cui una scuola, hanno subito danni.
Secondo quanto riportato da AP News, gli attacchi aerei israeliani sono stati effettuati in due ondate. La prima ondata ha preso di mira le infrastrutture Houthi nei porti di Hodeida, Salif e il terminale petrolifero di Ras Isa sul Mar Rosso. La seconda ondata ha colpito le infrastrutture energetiche Houthi a Sanaa.
Inoltre, le forze statunitensi sono state attive nei cieli dello Yemen all’inizio della settimana, eseguendo attacchi contro i ribelli Houthi. Questo scambio di attacchi tra gli Houthi e Israele indica che l’autodefinito “Asse della resistenza” di Teheran rimane attivo nella regione e potrebbe portare a ulteriori escalation.
Il dottor Mahmut Cengiz, professore associato presso il Terrorism, Transnational Crime and Corruption Center della George Mason University, ha descritto come le minacce alla sicurezza stiano aumentando. Ha affermato che “i membri radicalizzati di Hamas potrebbero guardare sempre più ad Al-Qaeda come una destinazione più praticabile per le loro operazioni”. Questo cambiamento potrebbe rafforzare la posizione di Al-Qaeda nella regione.
Il transito attraverso il Golfo di Aden e il Bab el Mandeb è considerato pericoloso per il traffico commerciale e militare. Le azioni degli Stati Uniti e del Regno Unito non sono riuscite a eliminare i missili e i droni degli Houthi, che sembrano essere stati forniti dall’Iran o con la sua assistenza tecnica.