Il programma elettorale di Kamala Harris in vista delle elezioni Usa 2024 del 5 novembre: più attenzione al clima, meno tasse e uguale sostegno a Ucraina e Israele
Il programma elettorale di Kamala Harris per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024, che si terranno il 5 novembre, si concentra su alcuni temi chiave, con l’obiettivo di apportare cambiamenti sia negli Stati Uniti che a livello globale, considerata l’influenza di Washington nel mondo. Harris ha posto particolare attenzione alla questione climatica, proponendo politiche volte a contrastare il cambiamento climatico in maniera più incisiva. In ambito economico, ha avanzato l’idea di una riduzione delle tasse, incluse quelle sui capital gains, ovvero i guadagni derivanti da investimenti. Al contempo, ha sottolineato l’importanza di mantenere inalterato il sostegno sia all’Ucraina che a Israele, confermando una linea di politica estera coerente con quella attuale.
Kamala Harris, attuale vicepresidente, è diventata la candidata del Partito Democratico alle elezioni presidenziali del 2024 dopo il ritiro di Joe Biden. In breve tempo, è riuscita a raccogliere circa 540 milioni di dollari in donazioni per finanziare la sua campagna elettorale. I sondaggi, che inizialmente vedevano Donald Trump in netto vantaggio, stanno ora mostrando un cambiamento, con Harris in crescita soprattutto negli Stati chiave, quelli in cui la vittoria è spesso incerta. Come accaduto nel 2020, si prevede che le elezioni si decideranno all’ultimo voto.
La campagna elettorale dei Democratici ha ripreso slancio con la candidatura di Harris, e il suo programma abbraccia tematiche fondamentali come il clima, la politica internazionale e l’economia.
Elezioni Usa 2024: il programma di Kamala Harris
Il programma elettorale di Kamala Harris per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2024 affronta una serie di questioni cruciali per il Paese, delineando le sue posizioni su temi che spaziano dalla politica estera all’economia. Secondo i sondaggi, la corsa tra Harris e Donald Trump si preannuncia serrata, con entrambi i candidati impegnati in una competizione molto aperta.
Per quanto riguarda la politica estera, Kamala Harris ha dichiarato il suo sostegno continuo all’Ucraina e a Israele, nonostante abbia anche espresso solidarietà nei confronti di Gaza. Sul piano fiscale, Harris si è concentrata sulle imposte, in particolare sulle agevolazioni fiscali in scadenza. A partire dal 2025, queste agevolazioni potrebbero non essere rinnovate, il che porterebbe a un aumento delle tasse per circa il 60% degli americani. La vicepresidente ha proposto di confermare alcune misure, aumentando però le tasse per coloro che guadagnano più di 400.000 dollari all’anno.
Nel settore finanziario, Harris ha indicato l’intenzione di imporre una tassa complessiva del 33% sui guadagni derivanti da investimenti, composta da un’aliquota del 28% e una sovrattassa aggiuntiva del 5%. Per stimolare l’economia e incentivare le startup, la vicepresidente ha proposto un aumento delle deduzioni fiscali per le spese sostenute, portando la soglia da 5.000 a 50.000 dollari.
In ambito sanitario, Harris ha espresso il suo sostegno per un piano Medicare for All, volto a estendere l’accesso alle cure sanitarie e a ridurre i costi per i cittadini. Per quanto riguarda il sistema pensionistico, ha co-sponsorizzato il Social Security Expansion Act, una proposta che mira ad aumentare i benefici e gli adeguamenti annuali legati al costo della vita.
Sul fronte del sostegno al reddito, Harris ha proposto un credito d’imposta annuale fino a 6.000 dollari per i lavoratori con redditi bassi o medi. Un altro tema importante è l’aborto, per il quale Harris sostiene tutele federali che superino la sentenza Roe contro Wade, cercando di limitare le restrizioni imposte a livello statale.
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, Harris ha presentato un piano da 10 trilioni di dollari e ha sostenuto il Green New Deal, una proposta che mira a trasformare l’economia statunitense in chiave sostenibile. Inoltre, ha chiesto il divieto del fracking, una pratica di estrazione del gas naturale considerata dannosa per l’ambiente.
Nel settore dell’edilizia abitativa, Harris si è dichiarata a favore di politiche che promuovano la costruzione di abitazioni a prezzi accessibili. Per quanto riguarda l’istruzione, ha proposto la cancellazione del debito studentesco e l’introduzione di tasse universitarie gratuite per molti studenti. Infine, Harris si è distinta per la sua posizione in difesa dei diritti degli animali, sostenendo il divieto di foie gras e l’obbligo di allevamento all’aperto delle galline in California.
Il programma di Kamala Harris è chiaramente diverso rispetto a quello di Donald Trump, e la sfida elettorale si giocherà su temi che vanno oltre la politica estera e il clima, includendo aspetti fondamentali come il lavoro, le tasse e la sicurezza.
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