A differenza delle generazioni precedenti, la Generazione Z (i nati tra il 1997 e il 2012) mostrano meno interesse nel conseguire la patente di guida. Nel Lazio il calo delle iscrizioni alle scuole guida è pari al 15%
Negli ultimi anni si è osservato un cambiamento importante tra i giovani appartenenti alla Generazione Z, ovvero i nati tra il 1997 e il 2012. A differenza delle generazioni precedenti, molti di loro mostrano meno interesse nel conseguire la patente di guida. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel Lazio, dove, secondo i dati dell’ultimo biennio, si registra un calo delle iscrizioni alle scuole guida pari al 15%.
Secondo Fabrizio Cecamore, titolare di “Autoscuole Patente Web.it”, un’organizzazione che gestisce sei sedi nella Capitale, le motivazioni di questo calo sono molteplici. «Sono cambiate le generazioni e per i ragazzi di oggi la patente non è più sinonimo di emancipazione», ha spiegato Cecamore, che lavora nel settore dal 1978.
Chi si iscrive e chi no
Secondo le statistiche raccolte nella Capitale, mentre i giovani neo-maggiorenni si iscrivono sempre meno alle autoscuole, il numero di iscritti stranieri è cresciuto del 50%. Questo cambiamento ha evidenziato anche un altro dato: la percentuale dei bocciati agli esami di teoria è salita al 33%. Cecamore sottolinea come un altro fattore rilevante sia legato all’atteggiamento delle famiglie. «I genitori di questi ragazzi sono sempre a disposizione per accompagnarli ovunque, e questo non li spinge a essere autonomi come accadeva in passato. Inoltre, anche quando si iscrivono, spesso non si impegnano a sufficienza, e questo si riflette nell’aumento dei bocciati».
Dati nazionali sul calo delle patenti
Il calo delle iscrizioni alle autoscuole non è un fenomeno circoscritto al Lazio, ma riguarda tutto il Paese. Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, nel 2021 sono state rilasciate 773.674 patenti a giovani tra i 18 e i 19 anni. Nel 2022, il numero è sceso a 709.606, con una diminuzione di circa 64.000 documenti di guida. Nel 2023, le cifre sono risalite leggermente, raggiungendo le 723.302 patenti, ma senza tornare ai livelli del 2021.
Perché i giovani scelgono di non prendere la patente?
Molti esperti attribuiscono questa tendenza a diversi fattori. Tra questi ci sono il costo elevato delle assicurazioni auto e l’aumento della micromobilità, che offre alternative come monopattini elettrici ed e-bike, utilizzabili senza bisogno di una patente. Questo cambiamento è particolarmente evidente nelle grandi città, dove il traffico e le difficoltà legate alla viabilità rendono i piccoli mezzi più pratici rispetto alle auto.
Cecamore, forte della sua esperienza nel settore, ha aggiunto un altro elemento al quadro: il calo demografico. «Non dobbiamo dimenticare che ci sono meno giovani rispetto al passato e questo incide sul numero di iscrizioni. Inoltre, per i ragazzi di oggi, la patente e l’auto non rappresentano una priorità. Diverso è il caso dei cittadini stranieri, per i quali la patente di guida è vista come un passo importante per integrarsi nella società».
Guardando al futuro, Cecamore si aspetta una possibile ripresa delle iscrizioni: «Non dimentichiamo che abbiamo attraversato un periodo complesso con la pandemia di Covid-19, e questo ha influito su molte scelte. Nei prossimi anni potremmo assistere a un nuovo aumento delle richieste».
Un fenomeno in calo da anni
Il calo delle patenti tra i giovani non è una novità, ma una tendenza che si è manifestata già diversi anni fa. Già nel 2016, ad esempio, i giovani tra i 18 e i 19 anni che hanno preso la patente erano l’8,4% in meno rispetto al 2012. I dati Aci/Istat confermano questa diminuzione: nel 2011, le automobili intestate a giovani under 25 erano oltre un milione, mentre nel 2021 il numero è sceso a circa 590.000, con un calo del 43%.
Durante la pandemia, si era osservato un leggero aumento delle patenti, probabilmente legato alle restrizioni e ai lockdown che rendevano necessario avere un mezzo personale per gli spostamenti. Nel 2020, infatti, il numero di automobili intestate agli under 25 era risalito a 975.000, per poi tornare a calare negli anni successivi.
Un fenomeno globale
Questa tendenza non riguarda solo l’Italia, ma è diffusa anche in altri Paesi. Negli Stati Uniti, ad esempio, nel 1997 il 43% dei sedicenni possedeva una patente di guida. Nel 2020, secondo i dati ufficiali del “Bureau of Transportation Statistics”, questa percentuale è scesa al 25%. Anche nella fascia di età tra i 20 e i 24 anni, il calo è evidente: un giovane su cinque in questa fascia non ha la patente, mentre nel 1984 era uno su dodici.
In generale, il numero di documenti di guida è in diminuzione tra gli under 40 sia in Italia che nel resto del mondo, segnalando un cambiamento culturale e sociale che sta trasformando il rapporto delle nuove generazioni con la mobilità.