ORIZZONTESCUOLA – Aggressioni a insegnanti, presidi e personale scolastico: 133 casi tra il 2023 e il 2024

Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, tra gennaio 2023 e febbraio 2024 sono stati denunciati 133 episodi di aggressioni ai danni di personale scolastico, avvenuti principalmente negli istituti superiori di tutta Italia

Tra il 2023 e il 2024, sono numerosi i casi di aggressioni ai danni di insegnanti, dirigenti scolastici e personale delle scuole italiane, perpetrati sia da studenti che da genitori. I dati forniti dalla Polizia di Stato confermano un fenomeno diffuso su tutto il territorio nazionale, mentre episodi gravi, come quello accaduto recentemente a Castellammare di Stabia, pongono nuovamente l’attenzione sull’urgenza di intervenire con misure adeguate.

L’ultimo episodio di cronaca ha coinvolto una docente di sostegno in servizio presso una scuola media di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. La docente è stata aggredita da un gruppo di 30 genitori che hanno fatto irruzione nell’istituto.

I dati delle aggressioni: 133 casi tra il 2023 e il 2024

Secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, tra gennaio 2023 e febbraio 2024 sono stati denunciati 133 episodi di aggressioni ai danni di personale scolastico, avvenuti principalmente negli istituti superiori di tutta Italia. Durante un evento tenutosi a Roma lo scorso giugno, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, ha illustrato i numeri ufficiali fino a quella data, sottolineando che tali episodi hanno spesso richiesto il ricorso alle cure ospedaliere da parte delle vittime.

Delle 133 aggressioni denunciate:

  • 70 casi sono stati commessi da studenti;
  • La restante parte ha visto come aggressori i genitori degli alunni.

Pisani ha precisato che questi dati rappresentano solo i casi regolarmente denunciati, ma non includono episodi che i docenti hanno scelto di non segnalare o che non hanno comportato referti medici. Inoltre, non sono conteggiate le aggressioni avvenute in altri ordini e gradi di istruzione, come nel caso di Castellammare di Stabia, che ha coinvolto una scuola secondaria di primo grado.

Richiesta di sanzioni più severe

Intervenendo il 18 novembre durante la trasmissione televisiva Unomattina Rai, il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (ANP), Antonello Giannelli, ha sottolineato la necessità di inasprire le sanzioni per chi si rende responsabile di atti di violenza nei confronti del personale scolastico.

Giannelli ha dichiarato: «Chiederò al Ministro un ulteriore inasprimento delle sanzioni nei confronti di coloro che si rendano responsabili di atti di violenza nei confronti del personale scolastico».

Ha poi aggiunto: «Credo ci sia una generale perdita di fiducia nei confronti della scuola, un po’ di tutte le istituzioni pubbliche. Se pensiamo che questo accade anche nei confronti degli operatori sanitari, ci rendiamo conto della gravità e della diffusione di questo fenomeno. Dunque credo si debba fare di tutto per recuperare. Le iniziative del ministro Valditara vanno in questa direzione, però è evidente che riuscire a prevenire tutti questi episodi, che non esito a definire criminali, è veramente molto difficile. Non possiamo mettere forze dell’ordine in qualunque scuola».

La Legge Sasso: nuove pene per aggressioni e oltraggi

Nel marzo 2024 è stata approvata la Legge Sasso, che ha introdotto pene più severe per i reati di aggressione e oltraggio contro il personale scolastico. La legge prevede:

  • Fino a 7 anni e mezzo di reclusione per le aggressioni;
  • Fino a 4 anni e mezzo di reclusione per i casi di oltraggio.

Queste misure rappresentano un tentativo di contrastare un fenomeno sempre più diffuso e di tutelare una categoria professionale che, come evidenziano i dati e i fatti di cronaca, è sempre più esposta a episodi di violenza e intimidazione.