Enna, lago prosciugato: morti migliaia di pesci rimasti improvvisamente all’asciutto. La denuncia di WWF Sicilia
Disastro ambientale con migliaia di pesci morti nell’invaso della diga Sciaguana. Le condizioni del lago artificiale della diga “Sciaguana“, nel territorio del Comune di Agira (Enna), lo rendono, purtroppo, simile in tutto e per tutto ad un deserto dove non vi è più alcuna forma di vita.
Il WWF Sicilia Centrale, ha presentato un esposto indirizzato a 10 diversi Enti nel quale “denuncia il disastro ambientale in atto presso la diga“. Nei giorni scorsi, infatti, la diga era stata svuotata e oggi è del tutto in secca. Non è chiaro il motivo della operazione ma, spiega il WWF in un comunicato, “dalle prime informazioni, lo svaso sarebbe stato deciso dal Consorzio di Bonifica 6 di Enna, gestore del bacino“.
A farne le spese soso state le migliaia di pesci e anfibi, agonizzanti nelle pozze ancora non asciugate dal sole. Il lago ospitava una diversificata e abbondante fauna ittica. Carpa, carassio, persico trota, luccio e tinca sono soltanto alcune delle specie che vivevano nel bacino. Senza considerare gli anfibi e gli uccelli, migratori o meno, che in quel lago nidificavano.
“La totale secca che è stata operata“, ha dichiarato il presidente di WWF Sicilia Centrale Ennio Bonfanti, “incide in maniera catastrofica anche sulla futura sopravvivenza delle principali componenti delle comunità biologiche, compromettendo la ricomparsa della componente ittica“.
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